Un nigeriano a Bologna che froda il fisco britannico per 500 mila sterline. Sembra quasi l'inizio di una barzelletta stantia, ma è successo veramente. E ora il protagonista della maxi-truffa rischia fino a 14 anni di reclusione.. L'uomo, un 35enne di cui non sono state ancora fornite le generalità, era riuscito a mettere in piedi un'ampia rete criminale e, dal suo computer a Bologna, guidava un complesso sistema di frodi informatiche all'ufficio delle entrate britannico. Un sistema tutt'altro che semplice, ma senza dubbio redditizio: l'uomo era arrivato a procurarsi oltre 700 false identità di cittadini del Regno Unito e aveva chiesto rimborsi per un totale di 500 mila sterline. Almeno un quinto della somma è stato realmente incassato e depositato su conti correnti creati ad hoc dall'organizzazione criminale. La truffa è stata bloccata lo scorso 24 agosto con l'arresto della mente del gruppo. Su segnalazione della polizia postale di Bologna che ne stava monitorando gli spostamenti e le attività, l'uomo è stato fermato a Londra dalle autorità britanniche. Secondo quanto si apprende dalla polizia italiana, il truffatore si era recato in Inghilterra per intascare il resto del bottino. Si ritrova ora con un'accusa di frode fiscale e con il rischio di una condanna a 14 anni di reclusione.
GC
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