Sono comparsi oggi, in collegamento video, davanti alla Medway Magistrates Court i quattro lituani accusati per l'omicidio di Joele Leotta, il ragazzo del lecchese massacrato botte la scorsa domenica a Maidstone, nel Kent (sud-est dell'Inghilterra). Per loro e' scattata l'accusa formale di omicidio e di lesioni gravi contro Alex Galbiati, l'amico di Joele ferito nell'aggressione che ieri e' stato dimesso dall'ospedale. I quattro rimangono in stato di arresto e compariranno nuovamente via videolink lunedi' prossimo di fronte pero' alla Maidstone Crown Court, tribunale che si trova a pochi metri dall'appartamento in cui i due italiani sono stati aggrediti. Nel caso in cui vengano condannati, i lituani rischiano almeno 20 anni di carcere. Mentre proseguono le indagini, per capire esattamente cosa abbia mosso tanta violenza. Per stabilire con precisione i fatti che hanno portato alla morte di Joele che in Inghilterra era arrivato da pochi giorni. Per lavorare, per imparare la lingua. Con il suo amico di sempre che e' stato risparmiato dalla cieca furia del 'branco' la cui natura e' ancora tutta da stabilire. Escluso al momento il ''movente a sfondo razziale'', al vaglio dei detective della polizia del Kent ci sono diverse ipotesi, tra cui quella emersa di un possibile 'scambio di persona'. Si sa che nell'appartamento al piano di sopra del ristorante 'Vesuvius' dove lavoravano come camerieri, prima di Joele e Alex ci avevano vissuto altri. E, ancora, tornano le voci secondo cui i responsabili dell'aggressione fossero ubriachi o forse anche sotto l'effetto di stupefacenti. Sui dettagli pero' la Polizia tiene la bocca cucita. Questo e' il momento piu' delicato: conferma che sono in tutto 10 le persone fermate in collegamento con l'episodio. Tutti stranieri, tranne uno, britannico. Oltre ai quattro lituani imputati - tra cui un 21enne indicato come 'senza fissa dimora' - uno in particolare e' ancora sotto torchio, altri tre devono tenersi a disposizione e saranno chiamati a ripresentarsi alle autorita' nelle prossime settimane, sulla base degli sviluppi delle indagini. Mentre due sono stati rilasciati perche' ritenuti estranei ai fatti. E intanto a Londra, i familiari di Joele e Alex, aspettano l'esito del lavoro degli inquirenti mentre si apprestano a lasciare il Paese. Potrebbero essere in Italia gia' nelle prossime ore. C'e' poco che possano fare qui. Il caso e' delicato, e' importante, e' un'indagine di omicidio. Ma la speranza, e anche l'impegno delle istituzioni italiane in Inghilterra, e' per una soluzione rapida. ''Teniamo alta la tensione della Polizia inglese sul caso e abbiamo un loro impegno per una soluzione quanto prima della vicenda'', ha spiegato il Console d'Italia a Londra, Massimiliano Mazzanti, che sta seguendo da vicino gli sviluppi.