Quella di possedere cani molto spesso potenzialmente "letali" e' diventata una vera e propria "mania" nel Regno Unito. In molti casi e' la fortuna a salvare i poco accorti padroni, ma in altri purtroppo la situazione puo' degenerare a livelli terribili. In questo caso la storia e' davvero orrenda, si parla di una famiglia del Leicestershire, dove una donna di nome Jodi Hudson decide di adottare un bulldog per la propria bambina di 4 anni di nome Lexi. Per trovare il cane adatto si rivolge al canile locale e paga ben 100 sterline per portare a casa Mulan, il cane mostrato nella fotografia. Dal canile pero' la avvisano di un comportamento ostile del cane, ma, con leggerezza, spiegano anche alla donna che Mulan non creera' problemi se "non gli sara' permesso di salire addosso alle persone". Certo e' che, visto che il cane era stato scelto per giocare con una bambina di 4 anni, non si riesce a comprendere con quale pressappochismo e noncuranza sia la donna che il canile abbiano permesso una simile adozione, considerando che a qualsiasi persona dotata di senno sarebbe risultato difficile percepire un rapporto tra una bambina ed un cane "senza che vi fosse alcun contatto fisico" come d'altra parte consigliato dal canile. Eppure, pur di assecondare il desiderio della piccola Lexi, ecco che il bulldog e' stato introdotto nell'ambiente domestico senza alcuna riserva e la terribile tragedia non e' tardata ad arrivare. Jodi infatti si e' trovata di fronte una scena orrenda: quella di Mulan che ha azzannato a morte la piccola Lexi e la donna, per poter tentare di rianimare la piccola bambina, ha dovuto addirittura accoltellare il feroce cane pur di separarlo dal corpo senza vita della propria figlia. Ora e' tardi per cercare una spiegazione su quello che e' accaduto, Jodi ha pubblicamente accusato il canile di averle fornito un cane non adatto ai bambini, ma nulla le riportera' indietro la propria bambina. Le associazioni delle famiglie invece hanno gia' ottenuto un inasprimento della pena per i proprietari di cani pericolosi, che ora in caso di attacco rischiano il carcere fino a 4 anni per possedere quella che in fin dei conti puo' diventare "un'arma letale" per chiunque, come in questo caso. Forse questa tragedia riuscira' a portare maggiore attenzione ed a sensibilizzare padroni di cani che molto spesso minimizzano il problema della sicurezza e che pretendono di poter controllare i propri animali a comando in caso di emergenza, quando in troppi casi purtropppo non e' cosi'.