Dopo le scarpe e le mutande, i corpetti e le valigie, ora c'è timore per un nuovo nascondiglio per le bombe dei terroristi di Al Qaeda: le protesi al seno. Benché possa apparire fantasioso, l'allarme è stato preso molto sul serio dagli addetti alla sicurezza dell'aeroporto londinese di Heathrow, che stanno conducendo controlli sempre più approfonditi per sventare la possibile minaccia. Secondo Daily Mirror e Daily Telegraph, dietro questo nuovo tipo di ordigni ci sarebbe Ibrahim al-Asiri, mente dell'attentato (sventato all'ultimo momento) su un aereo diretto a Detroit il giorno di Natale del 2009, quando un nigeriano aveva nascosto l'esplosivo nella biancheria intima. Al-Asiri potrebbe essere rimasto ferito nei giorni scorsi durante l'attacco di un drone americano in Yemen, ma le nuove armi che ha progettato potrebbero essere già a disposizione di donne-kamikaze. "Ci è stato detto di prestare particolare attenzione alle donne - ha affermato un addetto alla sicurezza di Heathrow - e i maggiori controlli probabilmente hanno già causato code più lunghe del previsto".
Secondo Philip Baum, direttore della rivista Aviation Security International, da tempo la possibilità di ordigni impiantati nel corpo è una grande preoccupazione per il settore dei trasporti aerei. Anche perché localizzare esplosivo all'interno di una protesi al seno è praticamente impossibile per i normali rilevavori installati negli aeroporti. E, una volta a bordo di un volo, basta un piccolo scoppio per causare uno squarcio nella fusoliera in grado di far precipitare un aereo.
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Secondo Philip Baum, direttore della rivista Aviation Security International, da tempo la possibilità di ordigni impiantati nel corpo è una grande preoccupazione per il settore dei trasporti aerei. Anche perché localizzare esplosivo all'interno di una protesi al seno è praticamente impossibile per i normali rilevavori installati negli aeroporti. E, una volta a bordo di un volo, basta un piccolo scoppio per causare uno squarcio nella fusoliera in grado di far precipitare un aereo.
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