L'evento e' stato causato dalla recente eruzione solare che ha cambiato il colore dell'orizzonte in un verde quasi "flourescente".
Lo spettacolo che si e' presentato agli abitanti di Scozia e nord dell'Inghilterra e' stato quello che di solito si puo' osservare solo nelle regioni scandinave: l'aurora boreale.
L'evento e' stato causato dalla recente eruzione solare che ha cambiato il colore dell'orizzonte in un verde quasi "flourescente".
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E' un edificio costruito prima della Seconda Guerra Mondiale, e, per essere precisi, prima che Hitler prendesse il potere in Germania. La sfortuna per l'architetto ha voluto che sulla facciata del municipio di Chelmsford in Essex si disegnassero delle svastiche decorative. Solo ora, nel 2014, qualcuno sembra essersene accorto e ha chiesto spiegazioni circa il simbolo, cercando un motivo per la scelta dalla connotazione cosi' "negativa". La risposta e' arrivata dal curatore di storia ed arte del Municipio di Chelmsford, Mark Curteis, che ha spiegato come la svastica in realta' sia un simbolo di pace. Lo studioso ha anche aggiunto che nella cultura Indo-Europea era un simbolo di buona sorte, la parola "svastica" poi e' derivata dal Sanskrit "swastika" che significa il "buono che verra'". Purtroppo pero' rimane la connotazione ormai negativa per la storia del mondo che questo simbolo ha guadagnato dopo l'esperienza nazista. Il comune in questione dovra' prendere una decisione sul rimuovere o meno tali simboli e si formera' una commissione a riguardo. Sul sito Change.org spesso si trovano petizioni su importanti temi globali, come ambiente, inquinamento, sostenibilita', lotta alla poverta' ecc., in questo caso pero' una petizione riguarda la lotta di una coppia Gallese per salvare la propria casa. La proprieta' in questione e' stata eretta nel Pembrokeshire in Galles senza chiedere i necessari permessi edilizi ed ora rischia di essere espropriata o demolita. Ecco allora che Charlie e Meg, i nomi dei due proprietari, si sono rivolti a Change.org per lanciare online una petizione aperta a tutti affinche' il consiglio della contea possa approvare in via postuma la licenza edilizia. Secondo la legge britannica, la licenza edilizia puo' essere richiesta anche in corso dei lavori o, addirittura, a costruzione ultimata, come in questo caso. Il rischio pero' che grava sui costruttori e sui proprietari nel non richiedere il permesso anticipatamente e' quello di ritrovarsi poi con la licenza negata, i lavori ultimati e la casa demolita. Charlie e Meg pero' non hanno accettato critiche di sorta e sono voluti andare avanti con il loro progetto e ora chiedono l'aiuto della societa': a detta della coppia la casa e' stata costruita nel luogo dove i due sono sempre vissuti, utilizzando materiali di scarto eco-sostenibili, non creando un impatto negativo sull'ambiente circostante e reclamando il diritto inviolabile dell'uomo ad avere un tetto sulla propria testa. La petizione e' aperta e puo' essere sottoscritta da tutti, serviranno in totale 150.000 persone ed al momento e' stata firmata da quasi 90.000 sottoscrittori, lasciando altre 60.000 firme per il completamento dell'obiettivo. Per firmare la petizione basta seguire questo link e lasciare i propri dettagli. 3 navi affondate, a 160 anni di distanza, tutte e tre nello stesso punto, nello stesso giorno, ed in tutti e tre i casi sono morti tutti i membri dell'equipaggio eccetto un superstite in ogni affondamento e, indovinate, come si chiamavano questi tre superstiti? Tutti e tre Hugh Williams.
Sembra una storia ai limiti della realta' e sta circolando su internet attraverso il video "The Strangest Coincidence Ever Recorded?", che racconta la storia di 3 navi, tutte affondate nello Stretto di Menai, tra l'isola di Anglesey ed il Galles continentale, tra il 1664 ed il 1820. La prima nave in questione affondo' nello stetto il 5 dicembre del 1664. Tutti gli 81 passeggeri perirono, eccetto uno, appunto di nome Hugh Williams. La seconda nave affondo' nel 1785, sempre il 5 dicembre, sempre nello stesso stretto, e dei 60 passeggeri a bordo riusci' a salvarsi solo un uomo di nome Hugh Williams. Infine, nel 1820, sempre il 5 dicembre, sempre nello stesso stretto, un vascello affondo' trascinando nelle acque i 25 passeggeri, meno, ovviamente, un superstite di nome Hugh Williams. Una storia incredibile che, se vera, dara' qualche brivido ai passeggeri di nome diverso da Hugh Williams che navighino attraverso lo stretto di Menai il 5 dicembre di ogni anno. Per valutarne la veridicita' pero' bisogna analizzare i dettagli. Una prima versione della storia viene data dal libro di Cliffe, "Il libro del Nord del Galles", pubblicato nel 1851, in cui, in una nota a pagina 155, viene riportata la storia degli affondamenti del 1664 e del 1785, con Hugh Williams il solo superstite. La storia per l'affondamento del 1820 poi cambia, lasciando sempre Hugh Williams come solo superstite, ma l'evento accadde secondo il libro il 5 di agosto e non di dicembre. La nota continua affermando che un'altra nave, il 20 maggio del 1842, ignorando i pericoli, stava navigando proprio vicino al punto del tragico evento del 1820, quando inizio' ad imbarcare acqua ed ando' a fondo, uccidendo tutti i 15 passeggeri eccetto uno, questa volta di nome Richard Thomas. Un altro libro di Francis Coghlan, "Guida al Nord del Galles", del 1860, racconta' gli stessi episodi. Sulla nave affondata nel 1785 poi c'e' anche una prova documentata dal libro del reverendo William Bingley intitolato "Nord del Galles, includendo paesaggi, antiquariato ed usanze", che narra la storia di come Hugh Williams si sia tratto in salvo il 5 dicembre del 1785. Andando avanti negli anni, un'altra storia narra di un peschereccio che il 10 luglio del 1940, venne distrutto da una mina tedesca, due soli uomini si salvarono, zio e nipote, entrambi chiamati Hugh Williams. In ogni caso, coincidenza o no, la storia sembra avere diversi fondamenti di verita', forse un po' forzati come il fatto del 5 dicembre, che magari era il 5 di agosto, ma rimane il fatto che il nome Hugh Willams portera' qualche fortuna ai malcapitati nelle disgrazie navali (anche se purtroppo c'e' un caso di una vittima chiamata Hugh Williams tra i passeggeri del Titanic) almeno nelle acque dello Stretto di Menai. Tra le varie spiegazioni per una simile coincidenza, rimane che in Galles, nei secoli scorsi, nomi come John, William e Thomas erano molto comuni, e c'era la tendenza per i figli di prendere come cognome il nome di battesimo dei loro padri. Ecco allora che il cognome Williams (e cioe' figlio di William) non era allora cosi' raro. Circa il luogo degli eventi, lo Stetto di Menai e' famoso per essere "il Triangolo delle Bermuda" d'Europa, pericoloso per le sue correnti fortissime (incanalate tra il Mare del Nord e l'Oceano Atlantico) e le onde improvvise causate dalla collisione delle sue correnti. Per concludere, vera o no, la storia rimane un'incredibile leggenda dei mari, da narrare ai propri nipoti, magari rimanendo sulla terra ferma o almeno lontani dallo stretto, ovviamente, a meno che uno non si chiami Hugh Williams. Nel video ormai virale su You Tube, in una citta' imprecisata della Gran Bretagna, questo ragazzo delle pizze, forse impigrito dalla ripetitivita' del suo lavoro, forse per fare prima, si mette a lanciare la pizza al cliente che la "agguanta" al secondo piano del palazzo. Il pagamento invece avviene in discesa.
Come Salvare la propria casa dall'alluvione: Nel Somerset un uomo si e' costruito un argine da solo2/21/2014 E' una dura battaglia: da un lato l'acqua che continua a salire, dall'altro la determinazione di un uomo nel non voler perdere la propria casa. Il suo nome e' Sam Notaro, 40 anni, proprietario di questa fantastica casa a Moorland, nel Somerset. Grazie all'uso delle spalatrici, e' riuscito a creare una barriera artificiale di 5 piedi intorno alla sua proprieta', sperando di riuscire cosi' a contrastare l'avanzare dell'alluvione. Con il tempo pero' la barriera sta iniziando a cedere e l'acqua sta iniziando ad entrare. L'uomo ai microfoni di Channel 4 News ha descritto la sua come una vera e propria battaglia che spera di vincere per salvare la sua proprieta'. "D'altra parte", ha detto l'uomo, "e' l'unica cosa che possiamo fare". Era successo durante le olimpiadi di Londra, quando la Royal Mail aveva dipinto le tradizionali cassette della posta rosse completamente d'oro per festeggiare le medaglie conquistate dal team olimpico britannico. Per celebrare questa volta la prima medaglia d'oro britannica alle olimpiadi invernali di Sochi 2014, vinta da Lizzy Yarnold nello skeleton femminile, ben 43.000 persone hanno firmato una petizione online per dipingere una cassetta della posta d'oro, in onore dell'atleta britannica. La risposta delle poste e' stata invece negativa, un funzionario della Royal Mail ha infatti affermato che la trovata di dipingere le cassette delle poste durante le olimpiadi e' stata unica e fatta solo perche' il Regno Unito stava di fatto ospitando i giochi. La spiegazione pero' non e' piaciuta ai fan, che nella notte si sono prodigati e hanno dipinto una cassetta della posta d'oro vicino Sevenoaks, il villaggio da dove proviene la Yarnold. Il risultato non e' stato proprio eccellente, in quanto il rosso non e' stato ben coperto e l'oro della vernice non e' proprio luccicante, ed e' anzi piuttosto scialbo. L'intenzione comunque e' quella che conta e migliaia di fan sono rimasti soddisfatti. La reazione della Royal Mail non e' tardata, affermando che la cassetta verra' ridipinta (probabilmente pero' solo alla fine dei giochi, per non ricadere in qualche "pittore" notturno) e che sta valutando comunque un'idea per celebrare gli atleti vittoriosi a Sochi, non dipingendo cassette, ma probabilmente emettendo un nuovo francobollo. La Queen Mary 2 (QM2) e' diventata il simbolo del''armatore Cunard dopo il pensionamento della Queen Elisabeth 2 nel 2008. La QM2 infatti e' stato il primo transatlantico ad essere construito dopo la creazione della prima Queen Elisabeth 2 nel lontano 1969. Costruita tra il 2000 ed il 2004, la QM2 e' entrata in servizio esattamente 10 anni fa, e per celebrare l'avvenimento la nave e' attraccata nel porto di Sydney, che ha offerto una favolosa cornice per la festa, prima di ripartire per un altra avventura nei mari del mondo. Giusto come primo record, finora la Queen Mary 2 ha completato ben 200 traversate transatlantiche. Il forte vento di questi giorni ha messo a dura prova le capacita' dei piloti che hanno tentato l'atterraggio all'aeroporto di Birmingham, famoso per altri episodi di maltempo che hanno costretto atterraggi al limite o addirittura mancati. In questo caso il pilota ha dovuto utilizzare la massima resistenza delle gomme, rischiando di finire fuori pista.
Questo cagnolino e' diventato un'icona per il popolo inglese in questi giorni di maltempo in Gran Bretagna. Abituato a fare la sua passeggiata sulla spiaggia di Lyme Regis nel West Dorset, questo esemplare di Coton de Tulear non ha voluto rinunciare al suo rituale e si e' lasciato spettinare dal forte vento che per giorni ha flagellato la costa inglese senza lasciare alcuna tregua. |
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