Sono state per decenni la spina dorsale dell'economia europea, eppure dal 2008 sono sotto una pesante minaccia: quella di non poter accedere al credito. Si parla delle piccole e medie imprese, che dopo la crisi del 2008 hanno visto chiusi i rubinetti del credito bancario, o almeno in alcuni paesi d'Europa invece che in altri.
A parlare del problema e' stato il Financial Times in un recente articolo intitolato ironicamente "Date loro un po' di credito", dove il giornale ha riportato come nell'eurozona la situazione sia drammaticamente cambiata durante la crisi. Il numero di piccole e medie imprese (PMI) in Europa e' di 3,69 milioni in Italia, 2,48 in Francia, 2,24 in Spagna e di 2,15 in Germania. Dal 2008 al 2012, periodo peggiore della crisi, il numero di PMI in questi paesi e' cambiato: in Spagna le PMI sono diminuite di 390.000 unita' ed in Italia di 220.000, mentre in Francia e Germania c'e' stato un netto incremento, rispettivamente di 150.000 e 280.000.
I numeri dunque parlano chiaro: in Italia e Spagna le PMI stanno progressivamente sparendo, mentre in Francia e Germania stanno aumentando. Quale puo' essere dunque la ragione di questo fenomeno? Una delle piu' importanti secondo il Financial Times e' appunto quella dell'accesso al credito, l'articolo infatti ha mostrato la forte correlazione tra l'accesso al credito ed il trend delle PMI tra i quattro principali paesi dell'eurozona. In Spagna ed Italia infatti quasi il 30% delle applicazioni delle PMI per accedere al credito bancario viene rifiutata (sebbene in questi paesi anche le grandi imprese non riescano ad accedere al credito con un tasso di rifiuto di oltre il 25%). In Francia solo un numero intorno al 17% delle applicazioni viene rifiutato, sia per le piccole che per le grandi imprese, mentre in Germania solo il 7% per le grandi imprese e meno del 5% per le PMI.
Il dato mostrato e' allucinante, in pratica un'azienda su tre in Italia e Spagna non riesce ad accedere al credito, mentre in Germania solo una su venti. Ecco perche' poi le PMI crescono in Germania, mentre chiudono nel Mediterraneo. In Italia e Spagna in pratica, le banche stanno fallendo la loro missione di essere intermediari finanziari, trattenendo la liquidita' del sistema senza fornirla agli imprenditori, causando un calo degli investimenti, della competitivita', ma soprattutto, dell'occupazione.
Una via d'uscita c'e', ed e' quella appunto di "aggirare" il sistema bancario ed inventare un sistema nuovo per accedere al credito. Una delle idee, non a caso, e' spesso sperimentata in Italia, ed e' chiamata "Equity Funding". In pratica si tratta di ottenere capitali attraverso la vendita delle quote azionarie della propria azienda. Ad utilizzare questo modello e' stata Italia Independent, azienda di moda co-fondata nel 2007 da Lapo Elkann. L'azienda, trovando le porte delle banche chiusa, ha deciso di quotare il 27% delle proprie azioni nel listino AIM Italia, dove sono quotate solo 38 aziende, e' stata valutata ben 80 milioni di euro, ed e' riuscita ad ottenere circa 21.6 milioni di euro dalla vendita delle proprie azioni.
Quella dell'Equity Funding e' storia vecchia pero', si usa infatti da decenni. Un nuovo sistema invece si chiama Funding Circle ed ha una particolarita' e cioe' permette alle aziende, come in un normale crowd funding, di pubblicare la propria domanda di finanziamento online, gli utenti poi decideranno quanto e se prestare. Il tasso di interesse sul prestito fatto dagli utenti e' deciso dall'azienda richiedente, mentre il rating sull'affidabilita' dell'azienda che chiede il prestito e' effettuato in maniera imparziale da Funding Circle.
A parlare del problema e' stato il Financial Times in un recente articolo intitolato ironicamente "Date loro un po' di credito", dove il giornale ha riportato come nell'eurozona la situazione sia drammaticamente cambiata durante la crisi. Il numero di piccole e medie imprese (PMI) in Europa e' di 3,69 milioni in Italia, 2,48 in Francia, 2,24 in Spagna e di 2,15 in Germania. Dal 2008 al 2012, periodo peggiore della crisi, il numero di PMI in questi paesi e' cambiato: in Spagna le PMI sono diminuite di 390.000 unita' ed in Italia di 220.000, mentre in Francia e Germania c'e' stato un netto incremento, rispettivamente di 150.000 e 280.000.
I numeri dunque parlano chiaro: in Italia e Spagna le PMI stanno progressivamente sparendo, mentre in Francia e Germania stanno aumentando. Quale puo' essere dunque la ragione di questo fenomeno? Una delle piu' importanti secondo il Financial Times e' appunto quella dell'accesso al credito, l'articolo infatti ha mostrato la forte correlazione tra l'accesso al credito ed il trend delle PMI tra i quattro principali paesi dell'eurozona. In Spagna ed Italia infatti quasi il 30% delle applicazioni delle PMI per accedere al credito bancario viene rifiutata (sebbene in questi paesi anche le grandi imprese non riescano ad accedere al credito con un tasso di rifiuto di oltre il 25%). In Francia solo un numero intorno al 17% delle applicazioni viene rifiutato, sia per le piccole che per le grandi imprese, mentre in Germania solo il 7% per le grandi imprese e meno del 5% per le PMI.
Il dato mostrato e' allucinante, in pratica un'azienda su tre in Italia e Spagna non riesce ad accedere al credito, mentre in Germania solo una su venti. Ecco perche' poi le PMI crescono in Germania, mentre chiudono nel Mediterraneo. In Italia e Spagna in pratica, le banche stanno fallendo la loro missione di essere intermediari finanziari, trattenendo la liquidita' del sistema senza fornirla agli imprenditori, causando un calo degli investimenti, della competitivita', ma soprattutto, dell'occupazione.
Una via d'uscita c'e', ed e' quella appunto di "aggirare" il sistema bancario ed inventare un sistema nuovo per accedere al credito. Una delle idee, non a caso, e' spesso sperimentata in Italia, ed e' chiamata "Equity Funding". In pratica si tratta di ottenere capitali attraverso la vendita delle quote azionarie della propria azienda. Ad utilizzare questo modello e' stata Italia Independent, azienda di moda co-fondata nel 2007 da Lapo Elkann. L'azienda, trovando le porte delle banche chiusa, ha deciso di quotare il 27% delle proprie azioni nel listino AIM Italia, dove sono quotate solo 38 aziende, e' stata valutata ben 80 milioni di euro, ed e' riuscita ad ottenere circa 21.6 milioni di euro dalla vendita delle proprie azioni.
Quella dell'Equity Funding e' storia vecchia pero', si usa infatti da decenni. Un nuovo sistema invece si chiama Funding Circle ed ha una particolarita' e cioe' permette alle aziende, come in un normale crowd funding, di pubblicare la propria domanda di finanziamento online, gli utenti poi decideranno quanto e se prestare. Il tasso di interesse sul prestito fatto dagli utenti e' deciso dall'azienda richiedente, mentre il rating sull'affidabilita' dell'azienda che chiede il prestito e' effettuato in maniera imparziale da Funding Circle.