Le parole sono chiare: il collasso economico della Gran Bretagna. E' questo lo scenario apocalittico che la rivista MoneyWeek ha lanciato ai suoi lettori. Certo, il PIL nazionale e' in lieve crescita, ma secondo il prestigioso settimanale finanziario e' stato raggiunto un deficit insostenibile ed il debito pubblico e' decisamente andato fuori controllo. Complice anche un tasso d'interesse bassissimo che ha permesso un indebitamento governativo "low cost". Ma nello scenario descritto si preannuncia un ritorno a livelli normali del tasso d'interesse, tali da rendere impossibile il rimborso dei debiti accumulati nelle ultime decadi. E se cio' accadesse davvero? Ecco presentato un potenziale collasso economico di proporzioni immani, esplosione della bolla immobiliare ed una situazione da 2008 americano, appesantito pero' da oltre 5 anni di crisi nera e recessione. Insomma, un abominio.
Forse la situazione non e' cosi' nera e forse MoneyWeek vuole vendere qualche numero in piu' speculando sulla crisi e presentando "prospetti di salvataggio dei risparmi" a base di bond sicuri e titoli di risparmio. A comprovare le difficili affermazioni pero', la rivista ha enumerato le numerose volte pre-crisi in cui aveva preannunciato eventi nefasti e come altri concorrenti fossero stati ciechi di fronte ai fatti. Sara' e forse e meglio iniziare a mettere in sicurezza risparmi e depositi, in ogni caso nel presente qualche piccolo spiraglio di luce inizia ad arrivare, compreso l'indice manifatturiero che inizia a ripartire. Chi vivra' vedra' dunque. Resta il fatto pero' che il futuro economico dell'Europa, e del Regno Unito in dettaglio, rimane assai incerto.
Per vedere l'articolo integrale (in inglese) basta visitare il sito di MoneyWeek.
MG
Forse la situazione non e' cosi' nera e forse MoneyWeek vuole vendere qualche numero in piu' speculando sulla crisi e presentando "prospetti di salvataggio dei risparmi" a base di bond sicuri e titoli di risparmio. A comprovare le difficili affermazioni pero', la rivista ha enumerato le numerose volte pre-crisi in cui aveva preannunciato eventi nefasti e come altri concorrenti fossero stati ciechi di fronte ai fatti. Sara' e forse e meglio iniziare a mettere in sicurezza risparmi e depositi, in ogni caso nel presente qualche piccolo spiraglio di luce inizia ad arrivare, compreso l'indice manifatturiero che inizia a ripartire. Chi vivra' vedra' dunque. Resta il fatto pero' che il futuro economico dell'Europa, e del Regno Unito in dettaglio, rimane assai incerto.
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MG