L'auto mito di James Bond, quella su cui sfrecciava nel Mediterraneo nel capitolo 10 della saga cinematografica tratta dai romanzi di Ian Fleming, è stata venduta. Ad un asta londinese, se l'è aggiudicata un (evidentemente) milionario, per la cifra di 920.167 dollari, ovvero poco meno di 700mila euro. Il modello Lotus Esprit ha poco a che fare con un auto. La sua principale caratteristica è il design da fuori serie: niente ruote e targa d'ordinanza. Nel film, il regista Lewis Gilbert ha sfruttato vetture tradizionali per le riprese in corsa e i primi piani che immortalano la Lotus trasformare le ruote in pinne alate. Una seconda sorpresa potrebbe arrivare dagli interni: chi si aspetta un'atmosfera da limousine subacquea, riempita da Moore e Barbara Bach, non troverà niente di simile. La Lotus è un "wet submarine": che si inonda d'acqua quando scende sotto la superficie marina. Il conducente dovrebbe quindi indossare una muta e bombole d'ossigeno, più che la tenuta "bondiana". Il veicolo aveva raggiunto il suo picco di popolarità nel 1977, come "protagonista"e mezzo di promozione del film, prima di finire nel dimenticatoio. Quasi quarant'anni dopo, c'è chi se ne è ricordato. E ha staccato un assegno da quasi milioni per "guidare", o esibire in garage, la Bond car terra-acqua più celebre del cinema.
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