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Cyber bullismo. Una parola che nelle ultime settimane ha fatto il giro del web. A scatenare la polemica il suicidio di Hannah Smith, 14enne del Leicestershire, che dopo aver ricevuto pesanti insulti sul social Ask.fm, si è impiccata. "Se muori non se ne accorge nessuno", "Fai schifo", tutti messaggi arrivati all'adolescente da utenti anonimi. E lei li ha presi sul serio, troppo sul serio, togliendosi la vita. La bufera su Ask.fm - Ed è bufera sul sito web Ask.fm, il social che permette botta e risposta tra gli utenti registrati. Che però, sono autorizzati a rimanere completamente anonimi. Il padre di Hannah ne chiede la chiusura: "Quanti teenager si devono uccidere a causa degli abusi online prima che si faccia qualcosa?". E alla sua voce si aggiunge quella del primo ministro inglese, David Cameron. Appena saputo della tragedia, il premier ha invitato al boicottaggio dei social in cui si nascondono i "cyberbulli". Al grido di battaglia hanno subito risposto gli inserzionisti di Ask: le vendite pubblicitarie sul sito sono colate a picco. A nulla per ora sono valse le repliche partite dal sito. Che da un lato dice completamente d'accordo a un controllo più stretto degli utenti e dei messaggi, mentre con un occhio guarda agli effetti disastrosi sui propri bilanci.
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October 2015
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