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dietrofront del regno unito sulla siria: cameron non trova il favore della camera

8/30/2013

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Un clamoroso no al piano di invasione della Siria. E' questo il risultato della votazione della camera del Regno Unito sul piano di offensiva presentato dal governo. Cameron non convince e non riesce a mantenere compatto il suo schieramento. La votazione si e' conclusa con 272 voti favorevoli contro 285 contrari e 91 assenti. A pesare sono stati i 30 voti dei conservatori e gli 11 dei Liberal-Democratici contrari alla proposta del loro stesso schieramento. Le cause di questo rifiuto sono diverse, ma di sicuro le principali sono state la paura per un potenziale fallimento dell'operazione a lungo termine, il rischio di un "impantanamento" delle truppe in una guerra infinita nel Medio Oriente (come nei precedenti casi di Afghanistan e Iraq), la diminuzione di rispetto e stima verso gli Stati Uniti coinvolti nel gravissimo incidente diplomatico Datagate, le posizioni divergenti in Europa (unico si' della Francia di Hollande) e il monito di Iran, Russia e Cina che hanno ribadito la loro contrarieta' all'attacco e hanno fatto chiaramente intendere che una simile azione avrebbe avuto importanti ripercussioni. Vince dunque la paura e la precarieta', vincono Cina e Russia che si dimostrano capaci di spaventare l'occidente in declino, vincono i mussulmani che vedono il loro medio-oriente sempre piu' trasformato in una polveriera da utilizzare per manipolare le folle e vince il regime sanguinario di Assad che vede nei suoi alleati russi e cinesi i migliori difensori della sua dittatura. Perde la Gran Bretagna, che esce spezzettata politicamente e sempre piu' isolazionista sul piano globale, perde Cameron che non riesce a tenere compatta la sua coalizione di governo, perdono gli Stati Uniti che cedono alla prova di forza di Russia e Cina, perde la NATO, unione militare sfilacciata da troppi scandali e da un rapporto di forza imposto dagli Stati Uniti che sempre meno va a genio ad un'Europa che tenta di rialzarsi dopo quasi 70 anni dalla fine della seconda guerra mondiale, perdono i ribelli siriani che vedono sfumare l'aiuto dell'occidente, perde il medio oriente che ormai va sempre piu' conformandosi ad una dimensione rivoltosa ed instabile, e perde l'Unione Europea che ancora una volta dimostra la sua debolezza nel prendere una decisione unitaria, ed esce dunque disunita e sempre meno rilevante sul piano internazionale. 


Ben venga dunque la dittatura di Assad e che noi si resti pure a guardare inermi lo spettacolo assurdo del medio oriente in fiamme. 


MG

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