Il rapporto dell'Oxfam parla chiaro: tra gli stati europei il paese con la peggiore alimentazione e' la Gran Bretagna. Facile aspettarselo, visto anche che i sudditi della regina Elisabetta troppo spesso prediligono i fast food e gli spuntini ad alte calorie, ad una piu' bilanciata dieta a base di verdure e carboidrati. Il risultato era fin troppo scontato. Meno scontato invece il posizionamento dell'Italia, ben all'ottavo posto al mondo ed ancor piu' inaspettato il primato mondiale dell'Olanda, finora non spiccatamente famosa per particolari ricette gastronomiche. Nel belpaese, dove la cucina e' un obbligo, essere dietro ad Olanda, Francia, Svizzera, Austria, Danimarca, Svezia e Belgio da fastidio. Non solo per i commenti dei turisti italiani di ritorno dai vari viaggi in Europa con una certa insofferenza per il cibo mangiato durante la propria permanenza, ma anche per la minore attenzione (almeno percepita) dei colleghi europei per le ricette tradizionali locali, di cui invece l'Italia e' piena. Secondo l'Oxfam invece, i punti da tenere in considerazione sono altri, inclusa la disponibilita' di cibo e la quantita', nonche' la qualita' della dieta stessa. Secondo l'indice pesano sull'Italia gli ultimi risultati della crisi, che hanno costretto molti italiani a saltare i pasti, ridurre le spese e perfino mangiare i cibi che hanno passato la data di scadenza. Questo risultato dunque fa scendere il nostro paese in classifica. Non c'e' stata storia invece nel Regno Unito, il paese ha registrato infatti in Europa il piu' alto coefficiente di obesita', nonche' il peggior risultato in quanto a dieta bilanciata. Per i turisti diretti ad Amsterdam dunque occorrera' ricordarsi di mangiare questo salutare cibo tra una sosta e l'altra nei coffeeshops.