Un momento di assoluta tenerezza ripreso nello studio di analisi, quando per la prima volta Joanne Milne, 40 anni, e' riuscita a sentire un suono per la prima volta. La donna, affetta dalla sindrome di Usher, era infatti sorda dalla nascita. Questo fino a quando le e' stato impiantato un dispositivo elettronico per permetterle di udire i suoni. Le prime parole ascoltate dalla donna sono state i giorni della settimana. La reazione, perfettamente comprensibile, e' stata di profonda commozione per l'incredibile cambiamento che questo impianto portera' nella sua vita.
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Costrette a vaccinarsi. Ad aprire un ampio dibattito è la storia di due ragazzine inglesi di 15 e 11 anni, che saranno obbligate a sottoporsi al cosiddetto vaccino "trivalente mmr" ("measles, mumps and rubella, ossia morbillo, orecchioni e rosolia), come ha deciso un tribunale del regno Unito. Il motivo? "E' nel loro interesse", ha detto il giudice. La madre delle due ragazze era contraria al vaccino. Ma il padre, che prima concordava, ha poi deciso di trascinarla davanti all'autorità giudiziara. Ora, appunto, la decisione del giudice: le due figlie della coppia ormai divorziata saranno sottoposte a vaccinazione obbligatoria, anche se, intervistato dalla Bbc, l’avvocato della madre ha allargato le braccia, a sottolineare l’impossibilità pratica di praticare una puntura forzata. E ora nel dibattito interviene anche la politica. Con il parlamentare liberaldemocratico John Hemming, a capo del gruppo di azione Justice for families, che ha espresso non poche perplessità sul modo in cui è stata gestita la vicenda dal giudice e dalla stampa. Il nome delle due ragazze e dei loro genitori non è stato fatto, ma alcuni quotidiani hanno dato importanti indizi per la loro identificazione. Inoltre – questa la preoccupazione del parlamentare – alla madre, che ha perso la causa, non sono state spiegate pienamente e in tempo le ragioni della sentenza. Il dibattito sull’utilità e sulla pericolosità dei vaccini è molto ampio, in tutto il mondo. E se proprio in questi giorni Paesi come la Thailandia si accorgono di non avere una scorta sufficiente del trivalente Mmr, la stampa ha riportato la notizia che anche il Regno Unito non ha ancora raggiunto la soglia indicata dall’Organizzazione mondiale della sanità, secondo la quale almeno il 95% dei bambini deve avere effettuato il secondo richiamo del vaccino. Il Regno Unito è a quota 92%, anche se negli ultimi anni si sono visti molti progressi su questo campo, dopo il drastico calo, a fine anni ’90, dovuto a uno studio che mise in relazione il vaccino Mmr e l’autismo. Lo studio fu poi smentito da ulteriori ricerche, ma ormai il dubbio era stato instillato nei genitori di mezzo mondo. Secondo le organizzazioni sanitarie che hanno reso obbligatorio il trivalente, come quella canadese, l’Mmr sarebbe efficace nel 99% dei casi. In Italia, così come nel Regno Unito (dove in Galles da poco si è avuta un’epidemia di morbillo), si tratta di una vaccinazione solamente “raccomandata”. FC Cuore ghiacciato: intervento sperimentale eseguito in UK per combattere l'aritmia cardiaca9/24/2013 Beatrice Williams e' un'ex infermiera di 67 anni, vive a Wrexham, e ha un felice primato: e' stata la prima persona in Regno Unito ad essere sottoposta ad un intervento sperimentale per fermare la sua aritmia cardiaca. Da anni Beatrice soffriva di questo male che affligge 1,5 milioni di britannici, un male che la portava ad alzarsi ripetutamente nel cuore della notte per via di un aumento dell'attività cardiaca. Con il passare del tempo, gli episodi del malessere sono aumentati tanto da provocare la quasi totale perdita del sonno e una totale incapacita' di vivere una vita normale. La donna ha raccontato di giornate in cui non riusciva nemmeno ad andare al supermercato a fare la spesa. E neppure a lavorare. Con una tale intensita' dei sintomi, Beatrice e' stata perfino costretta a lasciare il suo impiego come infermiera per via del continuo senso di spossatezza che l'aritmia le procurava. In termine tecnico la donna soffriva di fibrillazione atriale, male difficile da curare, se non con un'invasiva terapia farmacologica. Eppure anche i farmaci non avevano avuto l'effetto sperato. Fino a quando pero' non si e' deciso di sperimentare un intervento gia' tentato negli Stati Uniti per fermare questo male. Si tratta di un intervento che congela i tessuti del cuore affetti da aritmia per permettere un regolare flusso di sangue. L'operazione e' stata lunga, ma, tempo un anno, ha permesso alla donna di riavere una vita regolare e oltre a questo caso, questo tipo di intervento potra' dare speranza a migliaia di pazienti affetti da questo problema. I migliori auguri a Beatrice per la sua salute dunque e un plauso alle nuove tecniche della medicina che potranno di sicuro diminuire il tasso di mortalita' delle malattie cardiache che affligge il Regno Unito. MG |