Addio ai goal-fantasma, alle discussioni da bar e ai supermovioloni de “Il processo di Biscardi”. La tecnologia sbarca nel mondo del calcio e dichiara battaglia a errori e sviste arbitrali. La novità si chiama “Occhio di Falco” e arriva dall’Inghilterra, da quella lontana terra d’Oltremanica in cui, a metà dell’800, tutto ebbe inizio. Sette telecamere per porta con inquadrature al ritmo di 320 frame al secondo segnaleranno ad arbitro e assistenti se la palla abbia davvero superato la linea di porta: se la marcatura è valida, sull’orologio del direttore di gara comparirà la scritta “Goal”. Certezza assoluta dunque? Niente affatto perché, nonostante tutto, l’Occhio di Falco presenta comunque un margine d’errore di 4 millimetri. E siamo certi che, in quei miseri 4 millimetri, l’animo polemico dei tanti appassionati del pallone potrà trovare un’ampia valvola di sfogo. La novità ha fatto la sua prima apparizione nella sfida della Community Shield, la Supercoppa di Inghilterra, fra Manchester United e Wigan (vinta per 2-0 dai Red Devils con una doppietta del solito Robin Van Persie): nessun episodio dubbio nel match di ieri, ma l’Occhio di Falco avrà comunque modo di mostrare le sue potenzialità nell’amichevole del 14 agosto fra Inghilterra e Scozia e in tutte le 380 partite della prossima Premier League. Il calcio inglese si rinnova. Quanto dovremmo aspettare perché la rivoluzione tocchi tutte le altre province del calcio mondiale?
GC
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