Di Canio, fresco di esonero dal Sunderland, parla a chiara voce e nel suo sfogo rinnega le accuse circa la sua attitudine con la squadra come la causa del suo esonero. Il manager italiano aveva preso le redini della squadra inglese lo scorso marzo, riuscendo nell'impresa di evitare la retrocessione che, arrivati in conclusione di stagione, sembrava ormai inevitabile per il Sunderland. Eppure Di Canio e' riuscito nel suo intento, vincendo addirittura un match contro il Newcastle, rifilando un secco 3 a 0 alla squadra bianconera, tra l'altro il principale rivale del Sunderland. Ma la scorsa stagione e' passata e ora si parla dell'attuale, dove pero' i risultati non sono mai arrivati. Troppe sconfitte, un atteggiamento poco consono e un'attitudine piuttosto severa, e in certi casi offensiva, con la squadra. Parole dure in allenamento e persino a fine partita (come dimenticare l'affermazione dopo la sconfitta con il Crystal Palace sui suoi giocatori definiti "senza entusiasmo" per non dire di peggio, o l'uscita dal campo imprecando e gesticolando in maniera inconsulta dopo il 3 a 0 che il Sunderland ha subito contro il West Bromwich). Sconfitte che segnano una stagione, peraltro non migliorata anche dopo l'esonero di Di Canio, anche per via di una rosa inadatta alla Premier League. Per Di Canio l'unica consolazione resta appunto una probabile retrocessione per il Sunderland che arrivera' anche senza di lui, e poi la sua figura bizzarra e' entrata nel costume inglese e sicuramente qualche altro team ha gia' pronto un ingaggio per lui.
MG