Che Londra fosse uno dei centri nevralgici del commercio e della finanza globale, questo ormai lo si sapeva. Che la capitale britannica fosse diventata anche un hub importante per la circolazione di sostanze stuoefacenti, questo magari potrà suonare più strano. Ma è proprio questa l'immagine che emerge da uno studio condotto dal Centre for Social Justice. Un quadro senza dubbio allarmante, fatto di crescenti vendite via web e di altrettanto numerose spedizioni postali dal contenuto sospetto. E in tutto ciò si inseriscono anche livelli di dipendenza ormai da record. Secondo i risultati dello studio, un giovane su 12 nel Regno Unito ha ammesso di aver fatto uso di sostanze stupefacenti, in particolare delle cosiddette "droghe ricreative" solitamente vendute e consumatein club e discoteche. Più di qualsiasi altro paese europeo e un quarto del totale registratonel Vecchio Continente. E preoccupanti, secondo la ricerca, sono anche i dati sulle droghe pesanti come eroina e cocaina, sempre più spesso vendute anche su Internet. A finire sul banco degli imputati è l'esecutivo di David Cameron: le politiche adottate per la lotta alla tossicodipendenza, riferiscono dal Centre for Social Justice, si sono rivelate del tutto inadeguate e non hanno prodotto risultati. Anche la dipendenza da alcool starebbe raggiungendo dimensioni epidemiche: dal 1991 sono raddoppiate nel Regno Unito le morti per malattie collegate all'abuso di alcool.
GC
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