Da protocollo, una volta in un centro di accoglienza, la Gran Bretagna rimanda gli immigrati nel primo paese d'ingresso nella UE, lasciando a tale paese la scelta sul rimatrio, in questo caso l'Italia. Questi clandestini pero' hanno fatto ricorso sul tornare in Italia, lanciando accuse gravissime: i 4 infatti avrebbero ricevuto torture e sevizie durante il loro periodo di permanenza nei centri di accoglienza in Italia. Le donne hanno dichiarato di essere state stuprate, mentre l'uomo dell'Iran ha specificato di non aver ricevuto le cure mediche necessarie, viste le sue condizioni psicologiche gravi, causate dalle torture ricevute in patria.
Il caso e' passato prima alla corte di giustizia inglese, dove, dopo l'intervento del ministro degli Interni Theresa May che aveva precisato che l'Italia non ha violato sistematicamente i diritti umani, il caso era stato chiuso in sfavore degli immigrati che sarebbero dovuti tornare in Italia. A quel punto i 4 hanno presentato ricorso all'Alta Corte, ma hanno perso. L'ultima speranza e' stata quella di rivolgersi alla Corte Suprema, l'equivalente britannico della Cassazione italiana, dove la loro domanda ha trovato finalmente accoglimento, permettendo loro di rimanere in UK fino alla decisione delle autorita' sul da farsi, ma sicuramente non dovranno tornare in Italia.
La decisione della Corte Suprema e' per l'Italia uno schiaffo morale terribile, in quanto ha de facto riconosciuto che in Italia ci sia stata una "sistematica violazione dei diritti umani", caso che ovviamente si estendera' dalla sfera giudiziaria a quella politica. Visto che in queste ore il governo italiano e' in via di formazione, non c'e' stata ancora una replica del ministro degli esteri italiano.