Renzi non convince. Non e' passata all'estero l'ulteriore autoelezione di un altro primo ministro italiano chiamato ad evitare l'affondamento del Titanic Italia, che pero' ha gia' colpito l'iceberg da troppo tempo. Troppe "chiacchiere" e poca "sostanza". Questa finora e' l'impressione, e, secondo il giornale tedesco Die Tageszeitung, anche un po' "bamboccio", tanto da somigliare a Mr. Bean. I ritratti scelti dal quotidiano hanno fatto ridere mezzo mondo, comparando la faccia espressiva di Renzi a quella di Rowan Atkinson, e la somiglianza con l'attore e' davvero sorprendente.
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Nuove rivelazioni dal libro-confessione di Damian McBride, il controverso ex spin doctor di Gordon Brown dimessosi nel 2009 per i colpi bassi verso gli avversari tory. Nelle sue memorie dal titolo 'Power Trip: A Decade of Policy, Plots and Spin', come scrivono alcuni tabloid britannici, parla di alcolismo ampiamente diffuso fra i deputati quando frequentava Westminster e di una festa con alcune escort. McBride cita un episodio del 2008 quando in un locale nel centro di Londra si presentò un gruppo di ragazze dell'Europa dell'est. I parlamentari si sarebbero intrattenuti ballando con le accompagnatrici. «Westminster è un posto squallido e dominato dal sesso come Hollywood», ha scritto nel libro McBride. Nei giorni scorsi si era parlato di altre rivelazioni nelle sue memorie: le faide interne al New Labour e come l'ex collaboratore di Downing Street aveva usato l'oscura arte della manipolazione mediatica per aiutare Brown ad allontanare i suoi rivali. FC povero cameron, una figuraccia dopo l'altra: prima la valigetta poi la foto dormiente come un putto9/20/2013 Quella del matrimonio della cognata e' stata proprio una giornata da dimenticare per il povero Cameron. La notte prima era stato reduce da estenuanti riunioni al G20 di San Pietroburgo a discutere fino a notte fonda sulla Siria, senza peraltro venire a capo di nulla. Poi il viaggio in treno per raggiungere il luogo del matrimonio e la fatale dimenticanza nel lasciare la valigetta governativa rossa in treno con tanto di chiave attaccata alla serratura. Poi il tempo del matrimonio, ma la stanchezza che chiaramente lo ha divorato quel giorno ha avuto di nuovo la meglio. Ed eccolo beato a ronfare come un puttino sul letto, felice e beato, di nuovo con la sua valigetta rossa che era da poco riuscito a ritrovare. La foto che ha rubato la privacy del premier britannico e' stata poi postata su Instagram dalle due cognate di Cameron che pensavano di utilizzare un canale privato. Ed invece la foto ha fatto il giro del mondo e via con altri commenti sul povero sbadato e malcapitato David che forse quel giorno l'avrebbe decisamente dovuto passare sul suo letto a Downing Street. Tra l'altro questa settimana lo ha gia' visto protagonista per le orecchie da coniglio fatte dal giocatore di rugby nella foto ricordo a sua insaputa. Che periodaccio c'e' da dire dunque. La consolazione per Cameron e' venuta nel pomeriggio di oggi, quando l'autrice della foto, la cognata Emily Sheffield ha ammesso su Twitter di essere lei per un giorno "l'idiota di turno". "Bella forza dira' il povero Cameron. MG Hanno fatto il giro del mondo le foto del giocatore di rugby samoano Manu Tuilagi che, durante una foto di ricordo della selezione dei British and Irish Lions, si e' lanciato in uno scherzo alquanto fuori luogo, facendo le "orecchie da coniglio" al premier inglese Cameron. Lo scherzo non e' stato accolto favorevolmente ne' dall'opinione pubblica, ne' dalla stessa selezione di rugby risultando gratuito e poco adatto alla tono della cerimonia. E cosi' sono arrivate le scuse dello sportivo che su Twitter ha ribadito la sua volonta' di non offendere nessuno con il suo gesto. Per Cameron l'unica consolazione resta quella che anche Obama e' stato vittima di un simile scherzo, fatto dall'atleta olimpica Stephanie Dolson. Alla fine un po' di goliardia non guasta mai. MG La vita dei politici a volte puo' essere frenetica. Molti viaggi, tante riunioni, diversi incontri con gli elettori ed alla fine ci si puo' sentire stanchi. Pero' certi errori sono davvero troppo, specie se il primo ministro di uno dei paesi del G8 si dimentica la valigetta del governo in treno, con tanto di chiavi attaccate alla serratura di sicurezza. La vicenda in questione e' accaduta a Cameron questa settimana mentre viaggiava in treno per andare ad un matrimonio nello Yorkshire. Sara' stata la stanchezza o forse un po' di sbadataggine, fatto sta che la storica valigetta rossa che ha accompagnato tutti i primi ministri britannici degli ultimi secoli e' stata lasciata su un tavolino di un treno alla merce' dei passeggeri. Il contenuto? Diversi dossier sulla Siria, sullo scandalo Datagate, informazioni sui membri del governo, sulle operazioni militari in corso eccetera eccetera. A graziare il malcapitato e sbadato primo ministro e' stata la civiltà' del popolo britannico: i passeggeri infatti hanno recapitato il prezioso bagaglio agli oggetti smarriti. Per fortuna che non passavano malintenzionati di li' dunque. Forse sarebbe davvero il caso di fornire un portaborse al primo ministro, che gia' in altri casi e' risultato sbadato e con la testa tra le nuvole. Ricorderete infatti quando si dimentico' una delle figlie in un pub. Mentre pero' in quel caso si sarebbe potuto trovare solo una figlia sbronza al suo ritorno, in questo episodio della valigetta sarebbe potuto andare molto peggio. Per fortuna che tutto e' bene quel che finisce bene e che i segreti di Sua Maestà sono tornati al sicuro. Gli italiani e le lingue straniere sono sempre stati due punti molto lontani, quasi diametrali. Sara' perche' la nostra lingua e' cosi' ricca da renderci difficile impararne delle altre, sara' anche che preferiamo concentrarci a scuola piu' sullo studio delle lingue morte che su quelle correntemente parlate, in ogni caso e' sempre un po' comico quando ci rivolgiamo al pubblico straniero nella rispettiva lingua. Ne e' un esempio la mitica intervista della Biancofiore, sapientemente scelta per le sue illustri conoscenze linguistiche dalla BBC. Il video e' gia' virale, forse anche perche' in fondo mette un po' di tristezza sia per la forma (un inglese si potrebbe dire "oxfordiano") sia per i contenuti (quelli anche in italiano non sarebbero per nulla validi). Tra altri illustri casi nei quali i nostri politici si sono cimentati nel parlare straniero, vanno di sicuro riportati lo storico discorso di Mussolini alla Germania in un "italico" tedesco (erano tempi di autarchia in cui anche le lingue straniere si italianizzavano) e Berlusconi nel suo infelice tentativo di elevare la bandiera americana a simbolo di liberta' e democrazia. Come citazione non resta poi che menzionare il classico Toto', Peppino e la malafemmina, un capolavoro della cinematografia che non serve commentare. Detto questo pero' c'e' da dire che almeno noi ci si prova a parlare questi "idiomi" stranieri, non lasciando alla traduzione simultanea la scelta del senso del discorso. Pero' un po' piu' di pratica non guasterebbe. MG
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