L'economia del Regno Unito e' in crescita, ma il tasso di disoccupazione resta alto, specie tra i giovani. La situazione si fa sempre piu' insostenibile, parola di Ed Miliband, leader dei Laburisti e dell'opposizione al governo Cameron. Il suo piano e' chiaro e definito: piu' lavoro per i britannici, meno assunzioni da fuori Europa, salari minimi piu' alti e multe salatissime per chi non li rispetta. Una ricetta decisamente labour per Miliband, che spera cosi' di ridurre la disoccupazione e aumentare il potere d'acquisto dei salari dei lavoratori. Le aziende negli scorsi anni hanno preferito assumere in diversi casi lavoratori extra-europei per via dei bassi costi piuttosto che formare la forza lavoro nazionale. E per questo Miliband pensa al suo piano occupazione. Per ogni lavoratore extra-europeo assunto, le aziende dovranno aprire una posizione di formazione per un giovane britannico. E non solo. Secondo il progetto laburista il salario minimo dovra' essere alzato dalle attuali 6,19 sterline per ora a 7,45 sterline fuori Londra e ben 8,55 sterline nella capitale. E per far rispettare la proposta Miliband parla di aumentare la multa per le aziende che non rispettano il salario minimo da 5000 sterline a ben 50000 sterline. Un'enormita', una multa talmente alta da scongiurare evasioni della legge. Il piano dunque e' chiaro e preciso, e ha un chiaro deterrente per chi non lo volesse rispettare.
Ma le domande sono molte. In un momento di pallida crescita come quello attuale, forse parlare di sanzioni alle imprese, aumenti del costo del personale e aggiunte di pesanti spese per tirocini e stage, non sembra essere particolarmente allettante. E, dicono i monetaristi e i piu' liberali, molto pericoloso per la stabilita' economica del paese. Una simile scelta farebbe ripiombare il paese in una dura stagnazione e, visto il gia' pesantissimo deficit britannico (ben oltre il 7% sul PIL), non sarebbe facile risollevare il prodotto interno da un'ulteriore crisi economica. Su questo Miliband avra' da riflettere attentamente quando si presentera' davanti ad un elettorato sempre piu' sensibile ai temi economici e che in tempi di crisi ha imparato a non ascoltare facili promesse che se poi attuate riporterebbero il paese nel baratro della recessione.
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October 2015
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