LA SCOZIA RIMANE NEL REGNO UNITO // REFERENDUM SCOZIA: AFFLUENZA RECORD, IL NO E' IN VANTAGGIO9/18/2014 Non si placa il dibattito sul referendum indipendentista scozzese in programma il 16 settembre 2014. Dopo le parole di Osborne che hanno ribadito l'impossibilita' per la Scozia indipendente di mantenere la sterlina come valuta di riferimento, ora arriva un altro secco e durissimo commento da parte del presidente della Commissione Europea Barroso, il quale ha definito il potenziale ingresso della Scozia indipendente nella UE come "assolutamente non automatico, soggetto a studio preliminare e dal risultato assai improbabile se non impossibile". Queste parole sono fortissime e rafforzano i timori del fronte scozzese pro UK che denunciano come l'improbabile uscita della Scozia dal Regno Unito non solo porti la nuova repubblica fuori dalla sterlina, ma anche fuori dall'intera Unione Europea in un solo colpo, costringendo il popolo scozzese alla situazione di extra-comunitarieta', soprattutto con i loro ex compatrioti inglesi, presso i quali non potrebbero piu' lavorare a meno di non ricevere un visto di immigrazione. Un disastro insomma che dovrebbe far riflettere il fronte indipendentista, finora convito della certezza dell'ingresso automatico della Repubblica di Scozia all'interno dell'Unione Europea. Barroso ha infatti spiegato che il passaggio di ogni nuovo paese nella comunita' del vecchio continente deve essere valutato singolarmente ed approvato da tutti i singoli paesi. Il precedente si e' gia' creato con la Repubblica del Kosovo, sul cui ingresso nell'Unione la Spagna ha esercitato il veto, anche per paura/monito per i propri problemi con i separatisti della Catalogna. Stesso caso dunque si verrebbe a creare nell'applicazione scozzese, su cui di certo l'Inghilterra eserciterebbe il proprio di veto, rendendo la Scozia di fatto un paese extra-comunitario con tutti i problemi connessi. |
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October 2015
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